Sono fiero

...nel senso che dopo una settimana e i due relativi weekend collegati passati in “fiera”, sono diventato parte dello stand! Parlo ovviamente del Salone del Camper che si è tenuto a Parma a settembre, e che ha visto arrivare i camperisti o aspiranti tali a decine di migliaia! Come sempre per noi dello staff di Vita in Camper è stata una sorta di “delizia e castigo”, una pioggia incessante di informazioni, contatti, strette di mano, vis a vis con i lettori e in sottofondo l’inconfondibile rumore dell’eco di mille voci che i soffitti dei padiglioni restituiscono a terra all’orecchio in una sorta di massimo comune denominatore acustico. Ma in fiera ho avuto riconferma che leggere fa bene. Lo si notava dagli interlocutori che si fermavano allo stand. C’era una differenza abissale tra coloro che abitualmente leggono e quelli che ne fanno volentieri a meno. Non tutti erano lettori di Vita in Camper, naturalmente, ma chi è interessato alla parola scritta è esercitato alla curiosità, all’approfondimento. Chiede, si informa e se non interessato o non è rapito dal fascino del giornale o dalle nostre facce da schiaffi se ne va, magari con un sorriso. Mi spiace dirlo, ma a volte arrivavano allo stand personaggi con la mente ferma al paleolitico. Non c’è nulla di male, intendiamoci, ognuno vive l’epoca che preferisce in fondo, ma era un po’ inquietante accoglierli: “Buon giorno!” - “mmmh” - “Conosce Vita in Camper?” - “Regalate qualcosa?” - “No (e comunque non ne varrebbe la pena con lei, penso tra me e me) ” - “Ma io ho già pagato il biglietto di ingresso!” - (silenzio, fine degli argomenti) - “Buon divertimento allora!” - “mmmh”. Alcuni non capivano che eravamo una rivista nonostante una dozzina di gigantografie delle copertine appese intorno allo stand e i pacchi di giornali sul banco. Ognuno è libero di ridursi come vuole ovviamente, ma io voglio essere libero di esprimere l’orgoglio verso i miei lettori, arguti, attenti, divertenti e criticoni. Sono “fiero” di voi insomma, grazie!