A Varese è ciclo soccorso
Pedalare lungo la pista ciclabile del lago di Varese a bordo di quattro biciclette attrezzate per il primo soccorso.
E’ passato un anno da quando alcuni volontari dell’SOS della Valbossa hanno dato il via al servizio di primo soccorso con bici e defibrillatore che migliora la sicurezza per interventi cardiaci ma anche per semplici cadute. In tutto, nel 2011 sono stati una decina gli interventi di primo soccorso realizzati da questi volontari ciclisti.
Non a caso il progetto si chiama «Bike Life Support…per me è si»: il motto sta nel gioco di parole con la parolina magica dei soccorritori: BLS (Basic Life Support). Si tratta di manovre salvavita che si utilizzano quando si è di fronte ad un arresto cardiaco.
Anche quest’anno è ripartita questa iniziativa e in alcuni weekend sarà quindi possibile incontrare lungo la pista questi ciclisti speciali, che indosseranno una divisa visibile con logo SOS della Valbossa e scritta "soccorritore". Saranno in sella a biciclette dotate di un defibrillatore, di una borsa anteriore ed una posteriore contenenti tutto ciò che è necessario per un primo intervento ed una rianimazione primaria.
«Il personale che farà parte di questo equipaggio è formato come soccorritore 118 ed è in possesso di tutti i requisiti necessari per prestare assistenza da una semplice sbucciatura di ginocchio, per una frattura e anche per un arresto cardiaco - spiega Alessandra Pavesi, presidente dall’associazione di Azzate, che vanta un centinaio di volontari. Gli equipaggi saranno attivi soprattutto nella zona a lago di Azzate, Buguggiate, Cazzago Brabbia, ma non si esclude che vi siano equipaggi che siano in grado di coprire anche distanze maggiori».
Il prezioso lavoro di questi volontari sarà coadiuvato da un telefono cellulare con il quale potranno informare il 118 in caso di intervento: la centrale operativa avvierà le procedure di soccorso per far arrivare sul posto l’ambulanza, l’automedica o l’elisoccorso a seconda della gravità dell’intervento.
In caso di richiesta di assistenza sanitaria, gli utenti dovranno comunque sempre chiamare il numero unico di emergenza 112.
«Quest’anno è stato possibile continuare questa iniziativa grazie anche al coinvolgimento di alcuni volontari provenenti da altre associazioni varesine appartenenti al mondo ANPAS - conclude Alessandra Pavesi. I loro nomi sono: Alessandro Agostinini, Giovanni Ampollini, Giacomo Bianchi, Simone Lattuada di Sos Malnate; Aramis Amantini del Cva di Angera e Raffaele Mirabelli di Sos Valceresio saranno in supporto ai volontari azzatesi. Solo la collaborazione tra diverse realtà può permettere di realizzare grandi progetti».